Brain games?



Ottimo... tanto per dire che il excel e powerpoint sono un po' limitanti come "office automation"...

Transhuman in music and images



Diciassette minuti di visionaria attualita'... in attesa di riavere tra noi FM2030 (al secolo Fereidoun M. Esfandiary), l'uomo che aveva nostalgia del futuro.

Disabilities becoming opportunities

Alzi la mano chi ricorda la Donna Bionica o l'Uomo da Sei Milioni di Dollari, fortunate serie televisive USA di vent'anni fa o piu'... plot a senso unico: incidente, rischio di disabilita' (gambe, braccia, vista... e chi piu' ne ha piu' ne metta) ed intervento modello cyborg. Risultato: superuomo (o superdonna). Insnegli anni in cui maturava anche da noi una coscienza sul problema della disabilita' in una societa' alla ricerca del bello-perfetto.

Ma oltre all'infantile messaggio in tipico american-dream style: "c'e' una speranza per tutti", la disabilita' non e' un limite e compagnia cantante... si trattava davvero di fantascienza...

...o no? Beh... direi di no. E stavolta Pistorius non c'entra nulla:



L'eyeborgproject.com non e' semplicemente volto a restituire la vista ad un uomo che ha perso un occhio... Rob Spence non vuole vedere di nuovo dall'occhio sinistro: e' un regista... e vuole usarlo per filmare quello che vede. Tutto quello che vede. Una specie di ultimate Reality, come lascia pensare Wired? Forse. Oppure materiale per il film piu' realista della storia? Probabile... sta di fatto che nessun altro regista ha mai avuto questo potere, anzi, questo "talento" e, potete scommetterci, saranno in tanti ad invidiarlo se dovesse riuscirci.

Homo Enhanced 1.0

L'articolo di Nature ha solo aperto le danze: e' sempre piu' chiaro che le smart drugs sono una realta' e non una previsione e l'articolo pubblicato recentemente da Wired in cui una volontaria ha testato e fatto la review di vari tipi di smart drugs ne e' la riprova (Roundup: Smart Drugs su Wired.com). Un articolo provocatorio chiaramente, nello stile visionario di Wired, ma ripreso persino nell'edizione Italiana, con uno scrittore Bolognese che ha testato su se stesso gli effetti della pozione miracolosa...




E se il CNR si preoccupava in Maggio dell'abuso di droghe da parte degli studenti alle perse con l'esame di maturita', il vero nodo da sciogliere e' capire che effetti avra' questa rincorsa virale dell' "augmented generation" al resto del mondo. Molti non era pronti nemmeno per Pistorius, figuriamoci dover discutere dell'effetto che potranno avere le smart drugs sul mercato del lavoro quando diventeranno pane quotidiano dei Baby Boomers, sempre piu' lontani dalla pensione ed alle prese con l'innato desiderio di restare competitivi (e vincenti) per sempre. O forse vale la pena attendere il primo CV che arrivera' vergando il calce la disponibilita' a progetti di breve durata, con impegno a lavorare 24 ore su 24 per intere settimane ad un salario altissimo... il massimo della produttivita' e della flessibilita' combinata... chissa' perche' mi ricorda Neuromancer...

Post Humans

Ian Pearson - "BT's Futurologist" - prova ad immaginare il futuro (o forse la fine) della specie umana, ragionando sulla convergenza tra uomo e macchina, come in certi film di fantascienza cyberpunk... solo che la maggior parte delle cose di cui parla non sono "futuribili", ma terribilmente attuali. Da leggere con distacco, nuoce agli scettici incalliti.

Che il Superuomo viva

L'opinione pubblica se ne e' interessata sotto l'ombrellone, come tipico tormentone estivo:Caster Semenya oggi e Pistorius ieri hanno infiammato per il tempo d'un ghiacciolo le pigre conversazioni estive degli europei distesi al sole, intorpiditi dal caldo e dagli spaghetti alle vongole. Ignari, mentre il futuro li raggiunge contromano e li travolge... direbbe Nietzsche, "che il superuomo viva" e forse e' gia' cosi': ci preoccupiamo degli OGM ma l'umano modificato (o il post umano) avanza a grandi passi, e' tra noi quotidianamente. Il doping, gli psicofarmaci, le "smart drugs", la selezione genetica, le protesi ipertecnologiche sono stati i pezzi di un puzzle semplicissimo da assemblare ma del quale ci siamo spesso disinteressati, credo per un comprensibile orrore.

Eppure accade mentre parliamo: nel futuro che inizia domani mattina insieme al cappuccino, la competizione tra superumani trascendera' dalla conoscenza acquisita e dall'esperienza diretta, dipendera' molto piu' dalla capacita' che avranno di trovare velocemente ed applicare nozioni ed informazioni gia' disponibili. Trovare e sapere diverranno probabilmente sinonimi ed il valore del lavoro manuale tornera' ad essere oggetto di contrattazione... perche' sapersi muovere con un esoscheletro e farlo performare al meglio equivarra' ad avere una capacita' artigianale.

Ci stiamo evolvendo ancora una volta, stiamo affrontando un nuovo capitolo; il mondo cambiera', e non sara' piu' brutto o piu' bello, sara' diverso...

...se un uomo del medioevo ci avesse visto attarversare la strada in una metropoli trafficata e respirare veleni, o mangiare pesce crudo al mercurio, avrebbe avuto paura del futuro. Ma cosa avrebbe pensato nello scoprire che si puo' campare il doppio, che non si muore piu' di molte delle malattie che conosce lui e che la mortalita' infantile e' ridotta ad un decimo?

Il futuro e' sempre terrificante e meraviglioso. Ed e' diverso da come ce lo immaginiamo: abbiamo sognato per anni che l'astronauta divenisse un lavoro per tutti, cosi' ci avevano predetto Star Wars, Star Trek e Galactica... ma il futuro piu' fantascientifico si giochera' invece su un cavo, in una rete di connessioni dove la fisicita' nemmeno esiste.

Benvenuto, Superuomo.